Fare arte per compiacere se stessi, una forma di Egoismo innato nel artista che sfocia nella forma più specifica del edonismo Artistico, l'idea per cui il motivo finale di ciascun'azione delle volontà dell'artista è il desiderio di sperimentare il piacere attraverso il principio creativo e il suo risultato finale. Molti dibattiti sull'egoismo psicologico si concentrano su questa diversità, ma entrambi non sono la stessa cosa: si può ritenere che tutte le azioni sono strettamente motivate da considerazioni di interesse esclusivamente personale senza pensare che tutti gli agenti concepiscano i propri interessi in termini di sensazioni di piacere e dolore. Il risultato finale l'opera d'arte è da considerarsi parte del processo.Non appena che l'artista inizia un nuovo percorso la sua opera precedente diventa uno scarto che l'artista può disfarsi: regalandola, distruggendola o conservandola come prova e memento se questo lo aggrada, la commercializzazione della sua opera è un effetto collaterale. Tutti gli arti processi o statid'animo o azioni portano a creare qualcosa per altri fini che non siano parte del processo sopra spiegato sono da considerarsi artigianato.
Cari amici, oggi un amico artista, mi ha detto che secondo lui, non bisognerebbe più parlare di Mail Art ma di citazione della Mail Art. Voi cosa ne pensate? Se nessuno risponde va bene lo stesso. un fraterno abbraccio , bruno, poetamailartfluxus
Temi complessi, sul fare (arte) e sul perché si fa (arte). Facendo quotidianamente un mestiere creativo (grafica) il fare (arte?) pur continuando il processo creativo mi porta all'utilizzo di soluzioni differenti/complementari alle norme che abitualmente segui, questo agire si riflette poi anche sul lavoro professionale. Quindi è vero che gli "interessi" personali sono parte integrante di questo circolo virtuoso. Chi pratica Mail Art ha la genetica propensione al dono, quindi questo succede ai miei lavori prodotti con intenti artistici, al tempo stesso il ricevere doni dagli altri networker mi arricchisce di esperienza e conoscenza, altro circolo virtuoso.