
Mauro Francioni, Cagnara Fanzine, mi chiede: “Mi parleresti del Mail Art Happening "Esserci Senza Esserci"? Cos'è lo Spazio G43? Recentemente a Viareggio, ha chiuso l'Officina di Arte Contemporanea Dada Boom. Mi lasceresti un ricordo delle tue tante partecipazioni?”
TRE DOMANDE, TRE CITTA’, TRE ESPERIENZE… UNA RISPOSTA.
Voglio raccontare un po' la storia di “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” Mostra di Arte postale (L’arte postale, è un movimento artistico, nato intorno agli anni 50/60 del secolo scorso, che usa il servizio postale come mezzo di distribuzione, tramite l'invio di opere generalmente di piccolo formato creando così azione e reazione tra mittente e destinatario.) inizia nel 2008, come evento collaterale agli “Incontri Artisti Contemporanei” presso la Carrozzeria Rizieri a Pontedera (Pisa) e prosegue fino al 2015 (8 edizioni). Ogni anno, dal 2004 al 2015, nell’ultimo fine settimana di settembre presso la Carrozzeria Rizieri un luogo di lavoro che diventa uno spazio di incontro di artisti venuti da tutta l’Italia e a volte anche dall’estero. <Non è uno vero spazio espositivo perché anche lo scarno muro della carrozzeria è potenza del messaggio, non un luogo finto e artificiale come quello della galleria dʼarte dove tutto è studiato per esaltare anche ciò che non avrebbe merito. È un mondo estetico senza regole e preconcetti dove anche lʼintonaco macchiato di colore o sporcato dal grasso dà il suo contributo.> Il merito sicuramente è di un piccolo gruppo di artisti che si sono succeduti ed organizzato gli incontri. Dello zoccolo duro vorrei ricordare Luigi Zucconi e Barbara Calonaci che come me hanno fatto parte del comitato artistico fin dall’inizio ma certamente non posso dimenticarmi di Antonio De Rose che dal 2006 al 2013 ne ha fatto parte, interropendo il suo contributo per aver intrapreso il suo viaggio verso altrove. Ma torniamo ad Esserci Senza Esserci, dal 2009 come co-curatrice e grafica subentra l’artista venezuelana _guroga, tutte le locandine di Esserci senza Esserci sono sue. Purtroppo come tutte le cose belle all’improvviso, nel 2015 dopo 11 edizioni, l’avventura in Carrozzeria si conclude, di conseguenza Esserci Senza Esserci si ritrova senza uno spazio. Casualmente, alla fine del 2015, partecipo all’Art Happening “CaTTiVi NaTaLi” presso l’Officina Dada Boom di Viareggio (Lucca) che si apre con il funerale di Luca Fani. E’ uno strano funerale. Mi rendo conto da subito che l’Officina Dada Boom è uno spazio aperto, diverso, alternativo, folle ma è anche un luogo di diffusione di cultura, arte, sperimentazione dove la partecipazione degli “artisti” va a braccetto con i miei ideali, la mia sperimentazione, fantasia, creatività e anche i miei sogni… La critica al natale consumista e all’ipocrita retorica del “siamo tutti più buoni” è stato il filo conduttore di tutte le opere esposte. Scopro che Luca Fani, era un personaggio di fantasia creato per un esperimento di net art, mi viene in mente la similitudine con Luther Blissett, un personaggio molto conosciuto nel mondo dell’arte postale, che è lo pseudonimo collettivo utilizzato da un numero imprecisato di performer, mail-artisti, riviste underground, operatori del virtuale e collettivi negli anni novanta. All’Art Happening Cattivi Natali ho anche esordito con la performance “Lettera a Babbo Natale” condivisa con Ivette Berti. Il caso vuole che il 2016 coincida con i 100 anni del dAdA mi viene naturale proporre al Collettivo Dada Boom “Esserci Senza Esserci” dedicato a DADA 100 i quali accettano con entusiasmo. Esserci Senza Esserci aveva trovato un nuovo Spazio espositivo. E ciò che era nato come evento collaterale diventa il protagonista principale coinvolgendo al suo interno Musica, Perfomance, Danza, Video Art, Poesia, Video Performance e altri eventi collaterali. Il primo a presentare Esserci Senza Esserci in questa nuova veste è Vittore Baroni, che lo farà anche nelle edizioni successive (4 edizioni)… Mi piace ricordare il susseguirsi degli eventi che hanno arricchito il Mail Art Happening in questi anni. Nel 2016 Murales dal vivo di Davide Guidi e I pesci Dada di Piero Mochi, 2017 Opere del contenitore IAC Pontedera (2004/2015) e Tracce Trax di Vittore Baroni, 2018 ME/WE progetto Collettivo Interattivo di Vittore Baroni e Retratos con Sombrero di Maya Lopez Muro, 2019 Trentatre più progetto di Mail art di Antonio Conte, WISH I WAS THERE (Vorrei essere lì) progetto collettivo d’archivio di Vittore Baroni, Libri della Biblioteca Suphi Nejat Ağırnaslı e Carlo Giuliani a cura del Museo Popolare della Pineta Viareggio (Lucca) nel 2019 diventato Museo Popolare della Pineta Giak Verdun dedicato a Giacomo Verde dopo la sua partenza verso lo spazio intergalattico R(Ǝ)O DADA e Lettere al viaggiatore del tempo installazione di Davide Cruciata. Mi piacerebbe elencare tutti i nomi dei partecipanti alle varie mostre, performance, video, musica, danza ma purtroppo l’elenco è lunghissimo. Anche l'edizione 2020 di Esserci Senza Esserci era programmata in questa sede ma come sapete l’anno appena finito è stato difficile, diverso, anomalo, dopo tre rinvii siamo arrivati ad un bivio imprevedibile annullare l'evento del 2020 o trovare una nuova realtà per non interromperlo, mi permetto di dire, ormai storico nel mondo dell’Arte postale italiana e internazionale. Durante la prima quarantena nazionale a causa del Covid-19, avevo creato lo SPAZIO G43 - la più piccola galleria alternativa di Prato ospitando l'evento "Ingabbiati con l'arte" mostra in cui sono state fatte performance e video-art da condividere grazie alla rete con il mondo esterno. In seguito quando le misure restrittive sono cambiate diversi visitatori sono stati nel micro spazio che conteneva opere di circa 130 artisti. No, non si poteva interrompere il percorso, di conseguenza dopo la Carrozzeria Rizieri a Pontedera (Pisa) e l’Officina Dada Boom di Viareggio (Lucca) la mostra di Arte postale "Esserci Senza Esserci 2020" è stata allestita nello SPAZIO G43. Descrivere questo spazio è semplice e nello stesso tempo difficile, preferisco farlo raccontare con gli interventi di chi c’è stato: <Piccolo tempio dedicato a incontri attraverso l’arte.> <Questo luogo, chiamato SpazioG43, è unico nel suo genere ed alquanto alternativo, ma soprattutto, pur nel suo essere piccolissimo, è un grande esempio di apertura, socialità e solidarietà tra artisti e nell'arte!> <Si entra in uno spazio. Spazio. Una galleria non-galleria. E' la stessa pelle che risponde alle stimolazioni cromatiche e materiche che, intense, ci raggiungono.> <”Roba cina, roba fina” è un detto, in pratica suggerisce che le cose piccole sono preziose, spesso più delle grandi (gonfiate e boriose). Lo Spazio G43 è una Galleria d’Arte, forse la più piccola che esista, un angolo di mondo dell’arte, incastonato in quella che già era per sua natura una Home Gallery, piena di storie, di quadri, di libri, di arte scambiata, donata, comprata.> <La galleria è il frutto di anni e anni di attività artistica tutta volta alla condivisione, allo scambio, alla creazione di rapporti, molti dei quali poi diventano eterni. Insomma, tutto quello che l'arte dovrebbe essere. Lo è? A voi l'ardua sentenza.> <Una piccola galleria di collezioni artistiche ineguagliabili dove avvengono anche micro performance. Esperienza unica ed interessante, un'idea da farsi coinvolgere.> < Perché parlare di “Spazio G43”? Perché piccolo, generoso, visionario e concentrico. In un minuscolo spazio [210 cm x 180 cm] di un appartamento a Prato, possiamo visitare uno fra i più piccoli e curiosi spazi espositivi, in questo “disimpegno” tra le camere e il bagno, si fanno compagnia più di 400 opere, un crogiuolo di circa 130 artisti.> <Tutto racchiuso da una forte emozione... tutto questo è lo Spazio G43> <Piccolo, piccolo… ma grande. Leggero, leggero… ma pesante delle testimonianze dei molti artisti presenti. Diverso, diverso… ma uguale. E’ pur sempre uno spazio espositivo. Cosa lo rende diverso? Spazio G43 è il disimpegno tra le stanze di un appartamento. Avere tappezzato di opere, mini opere, averlo reso fluibile, renderlo vivo perché vi si organizzano eventi. Questa è la sua unicità.> <Un luogo piccolo e magico> <É un piccolo spazio Fluxus, poco comune da trovare in qualche altro appartamento del mondo.> <La Galleria G43 è un luogo di ascolto intimo delle poesie visive che colpiscono la nostra retina con incisiva potenza.> eSSeRCi SeNZa eSSeRCi continua il suo viaggio alieno nel mondo dell’arte postale…
Enzo Correnti (l’uomo carta)
https://esserci-senza-esserci.blogspot.com/2020/06/mail-art-partecipanti-esserci-senza.html